LASTOI DE FORMIN E CRODA DA LAGO
Passo Giau - Forcella de col Piombin - Forcella Giau - Forcella Ambrizzola
km 36 x 1700 m D+, verso antiorario, quota min/max 1100/2370
Un itinerario molto impegnativo sotto l’aspetto fisico ma che saprà ripagare gli sforzi con panorami mozzafiato e un tris di discese molto divertenti.
Il giro parte da Socol (poco fuori Cortina) e in breve si raggiunge la frazione di Mortisa da dove la strada comincia a salire su ampie forestali, anche con pendenze sostenute.
Dopo circa 7 km dalla partenza una breve digressione ci permette di ammirare il piccolo specchio d’acqua del Lago d’Aial (WP D). Tornati sui nostri passi e raggiunta una radura con fontana (WP E), teniamo la destra.
A circa 9 km dalla partenza sbuchiamo sulla Provinciale 638 del Giau.
Dovremo pedalare ora per circa 5 km su asfalto fino ad arrivare a quota 2000 dove ad un tornante destrorso (WP G) prendiamo a sinistra l’evidente traccia erbosa che sale a tornanti verso il Passo, che si raggiunge dopo altri 2 km di salita.
Da qui inizia la parte più avventurosa dell’itinerario; prendiamo proprio di fronte al Rifugio Passo Giau il sentiero con segnavia 436 che ci porterà abbastanza facilmente alla Forcella de Col Piombin a quota 2250 (WP L).
Da qui sempre seguendo il CAI 436, poco ciclabile e con tre passaggi a piedi su roccia dove prestare molta attenzione, raggiungiamo il wpt M, dove dovremo caricarci la bici in spalla per una ventina di minuti. La salita è ripida e faticosa, copre 170 m D+ e ci porta a quota 2370 della forcella Giau (WP N). La vista da questo punto può spaziare a 360° e la grandezza delle principali vette Dolomitiche davanti ai nostri occhi sarà la ricompensa di tanta fatica.
Ancora seguendo il sentiero 436 iniziamo a scendere (solo in alcuni punti si scende dalla bici) fino a quota 2170 m, da dove il sentiero riprende a salire. Per raggiungere la forcella Ambrizzola a q. 2277 m (WP O) che abbiamo proprio di fronte si alterneranno tratti ciclabili ad altri a spinta, ma in breve saremo sotto al Becco di Mezzodì da dove la vista sulla Croda da Lago e la conca Ampezzana è spettacolare.
Scendiamo seguendo ora il segnavia 434 in direzione del rifugio Palmieri dietro al quale parte il sentiero 431 che prendiamo in discesa. La prima parte è molto scorrevole e divertente; al bivio successivo teniamo la destra e troveremo un tratto molto ripido e smosso, per fortuna breve. Dopo un breve tratto asfaltato rientriamo nel bosco su un bel sentiero in saliscendi con un solo tratto ripido, ma sempre su terra battuta.
Un breve tratto in comune con la parte iniziale del giro prima di prendere a destra la penultima discesa (della Condotta) dell'itinerario (wpt T), anche questa divertente, solo con un paio di passaggi dove prestare attenzione.
Dopo tanta discesa, purtroppo, ci aspetta l'ultima salita al trampolino Olimpico, prima di scendere sull'ultimo sentiero a pochi metri dal parcheggio da dove questo itinerario era partito.
04/10/2014 28/09/2019
Il giro parte da Socol (poco fuori Cortina) e in breve si raggiunge la frazione di Mortisa da dove la strada comincia a salire su ampie forestali, anche con pendenze sostenute.
Dopo circa 7 km dalla partenza una breve digressione ci permette di ammirare il piccolo specchio d’acqua del Lago d’Aial (WP D). Tornati sui nostri passi e raggiunta una radura con fontana (WP E), teniamo la destra.
A circa 9 km dalla partenza sbuchiamo sulla Provinciale 638 del Giau.
Dovremo pedalare ora per circa 5 km su asfalto fino ad arrivare a quota 2000 dove ad un tornante destrorso (WP G) prendiamo a sinistra l’evidente traccia erbosa che sale a tornanti verso il Passo, che si raggiunge dopo altri 2 km di salita.
Da qui inizia la parte più avventurosa dell’itinerario; prendiamo proprio di fronte al Rifugio Passo Giau il sentiero con segnavia 436 che ci porterà abbastanza facilmente alla Forcella de Col Piombin a quota 2250 (WP L).
Da qui sempre seguendo il CAI 436, poco ciclabile e con tre passaggi a piedi su roccia dove prestare molta attenzione, raggiungiamo il wpt M, dove dovremo caricarci la bici in spalla per una ventina di minuti. La salita è ripida e faticosa, copre 170 m D+ e ci porta a quota 2370 della forcella Giau (WP N). La vista da questo punto può spaziare a 360° e la grandezza delle principali vette Dolomitiche davanti ai nostri occhi sarà la ricompensa di tanta fatica.
Ancora seguendo il sentiero 436 iniziamo a scendere (solo in alcuni punti si scende dalla bici) fino a quota 2170 m, da dove il sentiero riprende a salire. Per raggiungere la forcella Ambrizzola a q. 2277 m (WP O) che abbiamo proprio di fronte si alterneranno tratti ciclabili ad altri a spinta, ma in breve saremo sotto al Becco di Mezzodì da dove la vista sulla Croda da Lago e la conca Ampezzana è spettacolare.
Scendiamo seguendo ora il segnavia 434 in direzione del rifugio Palmieri dietro al quale parte il sentiero 431 che prendiamo in discesa. La prima parte è molto scorrevole e divertente; al bivio successivo teniamo la destra e troveremo un tratto molto ripido e smosso, per fortuna breve. Dopo un breve tratto asfaltato rientriamo nel bosco su un bel sentiero in saliscendi con un solo tratto ripido, ma sempre su terra battuta.
Un breve tratto in comune con la parte iniziale del giro prima di prendere a destra la penultima discesa (della Condotta) dell'itinerario (wpt T), anche questa divertente, solo con un paio di passaggi dove prestare attenzione.
Dopo tanta discesa, purtroppo, ci aspetta l'ultima salita al trampolino Olimpico, prima di scendere sull'ultimo sentiero a pochi metri dal parcheggio da dove questo itinerario era partito.
04/10/2014 28/09/2019