GIRO DEI TRE CONFINI (8-9 settembre 2018)
GIORNO 1: Lago di Resia - klausjunger kopf - rif. sesvenna
KM 43 D+ 1800 QUOTA MIN/MAX 1418/2352
Dal paese di Resia prendiamo la ciclabile in direzione nord che porta verso il confine con l’Austria, percorsi 4,8 km di riscaldamento al WP01 giriamo a destra e prendiamo la sterrata che inizia a salire con pendenze subito sostenute che si fanno più morbide solo nella parte finale. Dopo 6 km e 660 mt D+ siamo al culmine della prima salita di giornata (WP02), iniziamo ora una discesa intervallata da tratti in falsopiano che ci porterà ad un punto panoramico con splendida veduta sul lago di Resia (WP03). Fatta una sosta e infilate le protezioni possiamo iniziare la discesa che ci porterà fino a bordo lago. Sarà una picchiata di circa 3,5 km abbastanza impegnativa che richiederà particolare attenzione in alcuni passaggi . Giunti al WP04 prendiamo in leggera salita il sentiero che rimarrà sopra al lago e ci permetterà di avere una visione meno banale del famosissimo campanile semi sommerso di Curon Venosta che comunque raggiungeremo con una veloce picchiata verso il paese (WP05). Fatta la classica foto davanti al simbolo della Val Venosta percorriamo, questa volta verso sud la ciclabile per circa 9 km fino a raggiungere l’estremità del Lago della Muta da dove inizieremo la seconda ascesa della giornata. La forestale sale per 8,5 km e quasi 800 mt D+ fino al Rifugio Plantapatsch (WP08) a quota 2140 e al WP07 saremo costretti a spingere la bici per non più di 10’. Giunti al rifugio una sosta per rifiatare sarà l’occasione per ammirare lo splendido panorama verso la valle e verso il gruppo dell’Ortles che troneggia di fronte a noi. Purtroppo per noi le fatiche non sono finite perché i 6 km che ci separano dal Rifugio Sesvenna sono tutt’altro che agevoli. Per raggiungere la nostra meta prendiamo il sentiero 8A (vietato alle bici) che parte vicino al rifugio appena raggiunto, che ha un andamento altalenante. I tratti in discesa sono stupendi, molto divertenti, non troppo esposti e ce li godiamo in sella alla bici; purtroppo quelli in salita necessitano spesso di essere fatti a spinta a causa degli ostacoli presenti nel terreno, o per la pendenza eccessiva sommata alla larghezza del sentiero veramente esigua. Questo continuo salire e scendere dalla bici consumerà parecchio tempo e molte energie. Quando mancheranno circa 2 km avremo finalmente il rifugio a vista ma dovremo faticare fino all’ultimo metro per godere finalmente il traguardo di giornata. 08/09/18 |
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GIORNO 2: rIFUGIO sESVENNA-gOLA D'uINA-rESIA
KM 43 D+ 830 QUOTA MIN/MAX 1058/2305
Partiamo dal Rifugio Sesvenna subito in salita ben pedalabile e dopo solo 1,7 km raggiungiamo il confine Italia/Svizzera (WP01), ora il sentiero inizia leggermente a scendere e poco meno di 2 km dopo siamo all’imbocco della Gola d’Uina (WP02) …. la vista di questo famoso sentiero che dovremo percorrere toglie il fiato. Percorrerlo è veramente una emozione unica anche se la sua ciclabilità è molto compromessa sia dalle asperità del sentiero che dalla sua esposizione estrema, un minimo errore di guida o un accidentale urto contro la parete del manubrio o dello zaino potrebbe risultare fatale visto lo strapiombo che abbiamo sotto di noi. Questo spettacolare passaggio nella roccia dura 1 km circa finito il quale possiamo salire in bici e percorrere senza fatica gli 8 km che ci separano dalla valle del fiume Inn. Giunti al paese di Sur En giriamo a destra e percorriamo quasi 12 km sulle forestali che corrono su entrambi i lati del fiume sino a giungere all’abitato di Strada dopo il quale inizia l’unica vera salita della giornata. Saranno 6 i km per 500 mt D+ che ci separano dal confine Svizzera/Austria (WP04), da dove iniziano 3 km di bei sentieri in discesa che termineranno a Nauders dove prenderemo la ciclabile in leggera salita verso il confine Austria/Italia (WP05). Dopo 7 km e altri 170 mt D+ sulle gambe saremo nuovamente a Resia da dove questa avventura era iniziata il giorno prima. 09/09/18 |
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