passo valles - passo lusia - passo san pellegrino
km 60 x 1800 M (impianti esclusi) - verso orario
Grandioso itinerario a cavallo tra Veneto e Trentino, che collochiamo tra le Dolomiti Bellunesi esclusivamente per il punto di partenza, ancorché la parte prevalente si sviluppa in provincia di Trento. Panorami lungo tutto il percorso.
Si parte prendendo l'impianto di risalita Molino-Le Buse (euro 6, apertura ore 9,00).
Un km di veloce discesa e ci ritroviamo sulla Provinciale 25 del Passo Valles che raggiungiamo dopo 3 km di bitume.
Ora ci aspetta 1 km e 170 metri di salita da fare a spalla / spinta fino alla forcella Venegia , circa 30 minuti (divieto bici).
La discesa verso la Val Venegia è lunga 3 km, non è del tutto scorrevole a causa di solchi e canalette, ma comunque divertente. Risaliamo ora per quasi 5 km e dopo l'ultimo tornante, quando ormai si vede la Baita Segantini, giriamo a destra per fare il giro del M. Costazza (divieto bici), durante il quale si riesce a vedere anche il Lago di Paneveggio.
Breve risalita e poi veloce discesa fino alla Malga Juribello (fontana). Continuiamo in discesa sulla forestale fino al waypoint 006 dove entriamo nel bosco per affrontare un sentiero molto bello, solo le rocce viscide posso creare dei problemi. Dopo il suggestivo attraversamento del torrente Travignolo sul ponte sospeso, attraversiamo la Statale 50 e risaliamo per un paio di km; poi una veloce discesa prima di arrivare agli impianti di risalita di Bellamonte (apertura pomeridiana ore 14.00, due tronconi euro 11).
Una facile e breve salita ci porta al Rifugio Passo Lusia, dove anziché scendere per la veloce sterrata, prendiamo a sinistra il sentiero 632, che nelle risalite non è ciclabile mentre nelle discese è molto bello anche se un po' stretto.
Poco dopo Malga Pozza (acqua) prendiamo a destra il fantastico sentiero 625 , fino al Rif. La Rezila. Ancora un paio di km di salita prima di scendere velocemente verso la Statale del Passo San Pellegrino, che dobbiamo guadagnare con altri 5 km di salita, 3 sterrati e 2 asfaltati.
Subito dopo aver scollinato prendiamo a sinistra la strada (607) per il Rifugio Fuciade, e non pensiate che le fatiche siano finite, anzi ! Tre km di leggera salita e siamo al rifugio, il panorama è magnifico in ogni direzione. Veloce discesa tra i prati, svolta a sinistra e ancora salita fino ai Casoni di Valfredda, dove troviamo un bocchettone dell'acqua dei VVFF.
Attraversato un torrente su ponticello di legno, ci troviamo di fronte a una breve ma ripida salita sulla sinistra da fare a spinta/spalla (5') tra i prati per guadagnare il segnavia 691, che ancora in salita quasi totalmente ciclabile ci porta ai 1980 de "I Marmoi" . La discesa successiva , sempre con segnavia 691 che conduce alla Malga ai Lach, è spettacolare, peccato duri solo 1 km ! Una serpentina di terra battuta mai troppo ripida tutta da guidare.
Dalla Malga ci aspetta una veloce forestale in discesa, interrotta da 100 metri al 40%, e giunti a Somor, seguiamo la strada fino al parcheggio da dove era iniziata questa avventura 10 ore prima.
7 luglio 2018
Si parte prendendo l'impianto di risalita Molino-Le Buse (euro 6, apertura ore 9,00).
Un km di veloce discesa e ci ritroviamo sulla Provinciale 25 del Passo Valles che raggiungiamo dopo 3 km di bitume.
Ora ci aspetta 1 km e 170 metri di salita da fare a spalla / spinta fino alla forcella Venegia , circa 30 minuti (divieto bici).
La discesa verso la Val Venegia è lunga 3 km, non è del tutto scorrevole a causa di solchi e canalette, ma comunque divertente. Risaliamo ora per quasi 5 km e dopo l'ultimo tornante, quando ormai si vede la Baita Segantini, giriamo a destra per fare il giro del M. Costazza (divieto bici), durante il quale si riesce a vedere anche il Lago di Paneveggio.
Breve risalita e poi veloce discesa fino alla Malga Juribello (fontana). Continuiamo in discesa sulla forestale fino al waypoint 006 dove entriamo nel bosco per affrontare un sentiero molto bello, solo le rocce viscide posso creare dei problemi. Dopo il suggestivo attraversamento del torrente Travignolo sul ponte sospeso, attraversiamo la Statale 50 e risaliamo per un paio di km; poi una veloce discesa prima di arrivare agli impianti di risalita di Bellamonte (apertura pomeridiana ore 14.00, due tronconi euro 11).
Una facile e breve salita ci porta al Rifugio Passo Lusia, dove anziché scendere per la veloce sterrata, prendiamo a sinistra il sentiero 632, che nelle risalite non è ciclabile mentre nelle discese è molto bello anche se un po' stretto.
Poco dopo Malga Pozza (acqua) prendiamo a destra il fantastico sentiero 625 , fino al Rif. La Rezila. Ancora un paio di km di salita prima di scendere velocemente verso la Statale del Passo San Pellegrino, che dobbiamo guadagnare con altri 5 km di salita, 3 sterrati e 2 asfaltati.
Subito dopo aver scollinato prendiamo a sinistra la strada (607) per il Rifugio Fuciade, e non pensiate che le fatiche siano finite, anzi ! Tre km di leggera salita e siamo al rifugio, il panorama è magnifico in ogni direzione. Veloce discesa tra i prati, svolta a sinistra e ancora salita fino ai Casoni di Valfredda, dove troviamo un bocchettone dell'acqua dei VVFF.
Attraversato un torrente su ponticello di legno, ci troviamo di fronte a una breve ma ripida salita sulla sinistra da fare a spinta/spalla (5') tra i prati per guadagnare il segnavia 691, che ancora in salita quasi totalmente ciclabile ci porta ai 1980 de "I Marmoi" . La discesa successiva , sempre con segnavia 691 che conduce alla Malga ai Lach, è spettacolare, peccato duri solo 1 km ! Una serpentina di terra battuta mai troppo ripida tutta da guidare.
Dalla Malga ci aspetta una veloce forestale in discesa, interrotta da 100 metri al 40%, e giunti a Somor, seguiamo la strada fino al parcheggio da dove era iniziata questa avventura 10 ore prima.
7 luglio 2018