Le Radici della Schiara, tra l'Ardo e il Medone
1° itinerario - km 40 x 1300 m D+, quota min/max 380/890, verso antiorario
Si parte dal parcheggio del cimitero di Belluno, e dopo aver aggirato da nord la città, iniziamo la salita al Col di Roanza. Da dietro il rifugio prendiamo un bel sentiero che entra nel bosco che ci conduce sul 519 che non abbandoneremo più fino al Ponte del Mariano. Lungo questo sentiero al wpt C notevole panorama sulla Schiara e sulla vallata, si nota anche sull'altro versante il sent. 501 che percorreremo dopo il giro di boa a fondo valle. Al wpt D si incontra una galleria lunga circa 400m non illuminata artificialmente ma solo da alcune aperture sull'esterno (si consiglia una torcia per sicurezza anche se il fondo non è smosso).
Dopo aver attraversato a piedi il torrente Ardo su un ponticello ed aver raggiunto il suddetto Ponte del Mariano (wpt E) inizia il sent. 501 (parte dell'Alta Via delle Dolomiti n.1). Questo tratto è il più "difficile" del percorso, ci sono alcuni gradini in salita da fare a piedi, alcune rocce che interrompono la pedalata e un paio di passaggi un po' più stretti ed esposti ma nulla di veramente pericoloso, basta non sottovalutare il fatto che in caso di caduta si rischia un rotolamento di un centinaio di metri visto che la parete è piuttosto ripida e tutto andrà bene. La prudenza non è mai troppa. Giunti al bivio per il Bus del Buson (wpt F) bisogna scendere per 10' e 50m di dislivello a piedi su sentiero ripido (forse i più bravi scenderanno in sella) per ammirare quello che è un vero spettacolo della natura. Purtroppo il ritorno in salita sullo stesso sentiero sarà molto faticoso con la bici in spalla, ma ne sarà valsa la pena. Dalle Case Bortot abbiamo provato un paio di sentieri per arrivare alla valle del Medon dall'alto ma è andata male, nel file trovate la traccia del tentativo se qualcuno volesse proseguire nell'esplorazione. Abbiamo notato, poi, durante la discesa su asfalto un cartello sulla destra con indicazione di 1,7 km di curve che andrebbe nella direzione giusta e dovrebbe sbucare al wpt k che infatti indica in salita per Case Bortot e sarebbe la soluzione alternativa a quello che volevamo fare. Se qualcuno vuole provare ben venga. Al wpt I giriamo a sinistra per andare a vedere un'altra meraviglia della natura dal Ponte della Mortis. Una fenditura stretta e profonda dove scorre sempre il torrente Ardo. Ritorniamo sui nostri passi, scendiamo ancora un po' su asfalto e giriamo a destra per salire all'Olt, terza meraviglia di giornata, dove scorre il torrente Medone (Medòn). Tornati di nuovo sui nostri passi, rientriamo al parcheggio soddisfatti ed appagati. 10/03/2012 |
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2° ITINERARIO - KM 37 X 1700 m - VERSO ANTIORARIO
Itinerario molto impegnativo con diversi tratti a piedi, ma tecnicamente non presenta difficoltà.
Si inizia subito in salita per il Col di Roanza fino a incrociate la forestale 519 che prosegue in saliscendi. Poco dopo la galleria si scende a tornanti fino al torrente Ardo che attraversiamo con il Ponte del Mariano. Risaliamo sull'altro versante della valle sul sentiero CAI 501 , non sempre ciclabile. Quando il fondo migliora abbiamo la possibilità di scendere (meglio senza bici) al Bus del Buson. Raggiunte le Case Bortot prendiamo a sinistra un ripido sentiero per andare a vedere il Ponte della Mortis. Tornati sui nostri passi, poco dopo, ritorniamo a salire nella valle del torrente Gresal. Diversi strappi ci costringono a qualche passo a piedi e anche la parte finale del CAI 510 . Finita la sfacchinata siamo dall'altra parte della valle e iniziamo a scendere velocemente , non senza contro pendenze , passando per borghi e frazioni fino a terminare il giro. 9/3/2019 |
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FOTO DEL 13/6/2023