2 giorni sull'alpe di siusi
attorno al sassolungo / sassopiatto e sciliar
1° GIORNO : 41 km x 1430m D+, Siusi - Rif. Comici - Rif. Sassopiatto
Iniziamo la prima tappa di questo fantastico e faticoso itinerario dal parcheggio dell'impianto di risalita che porta all'Alpe di Siusi (euro 10,50 + 2 euro bici nel 2016), che ci porta direttamente a quota a 1850 m, da dove iniziamo a pedalare. Tutta la prima parte attraversa l'altipiano per 29 km senza nessuna difficoltà fino al Monte Pana, ammirando i primi paesaggi sullo Sciliar e verso il Sassolungo/Sassopiatto oltre che al versante della Val Gardena, con Rasciesa, Seceda e Odle. Nei restanti 12 km, invece, le difficoltà non mancano, soprattutto in diversi tratti di salita, troppo ripida oppure da fare a spinta/spalla, nulla di pericoloso o troppo esposto. I tratti più duri sono prima del rifugio Comici (pranzo) e dopo il rifugio Sandro Pertini. Dei 1430 metri di salita circa 350 sono a spinta/spalla.
Discese vere praticamente non ce ne sono, solo qualche breve passaggio tecnico.
3/9/2016
Discese vere praticamente non ce ne sono, solo qualche breve passaggio tecnico.
3/9/2016
2° GIORNO: km 24 x 780m D+
Rif. Sassopiatto - Rif. Alpe di Tires - Rif. Bolzano - Prugelsteig - Siusi
Rif. Sassopiatto - Rif. Alpe di Tires - Rif. Bolzano - Prugelsteig - Siusi
Nonostante il chilometraggio e il dislivello ridotto, la fatica del secondo giorno è comunque un bel banco di prova.
Per arrivare al rifugio Bolzano abbiamo impiegato 3 ore (tutto compreso), per fare 12 km e 660 metri di dislivello, dei quali circa 400 a spalla/spinta, divisi tra la salita all'Alpe di Tires dal Passo Duron su strada bianca ripidissima e il tratto tra l'Alpe di Tires e l'Altopiano dello Sciliar su un ardito sentiero da fare bici in spalla.
Per fortuna tutto questo è inserito in un contesto paesaggistico che non lascia indifferenti, per non parlare del sentiero che, imboccato di prima mattina (7.40), porta dal rif. Sassopiatto al Passo Duron, veramente meraviglioso, sia il contesto che il fondo, peccato solo per i tanti cancelletti di legno da oltrepassare. Un continuo saliscendi tra i 2200 e i 2300 metri. Veniamo, poi, alla discesa finale dal rifugio Bolzano ai laghetti di Fié allo Sciliar sul "sentiero dei tronchi" Prugelsteig. Sono 8 km molto vari dove si trova di tutto, quindi dipende molto dalle capacità tecniche e dal coraggio del biker stare in sella oppure scendere e fare qualche passo a piedi di tanto in tanto. Il tratto alto sui prati è quello più bello e facile, poi ci sono gradoni molto pericolosi e pezzi molto ripidi e smossi. Arrivati alla Malga Seggiola si entra nella gola del Rio Sciliar dove troviamo le passerelle di legno, dopo le quali il tratto peggiore per ripidità e fondo, che finisce sulla forestale che porta alla Tuffalm, dopo la malga un altro bel sentiero vario che termina ai laghetti.
Il ritorno a Siusi non è una passeggiata ma il sentiero è bellissimo anche se ci fa pedalare per altri 120 metri in salita.
4/9/2016
Per arrivare al rifugio Bolzano abbiamo impiegato 3 ore (tutto compreso), per fare 12 km e 660 metri di dislivello, dei quali circa 400 a spalla/spinta, divisi tra la salita all'Alpe di Tires dal Passo Duron su strada bianca ripidissima e il tratto tra l'Alpe di Tires e l'Altopiano dello Sciliar su un ardito sentiero da fare bici in spalla.
Per fortuna tutto questo è inserito in un contesto paesaggistico che non lascia indifferenti, per non parlare del sentiero che, imboccato di prima mattina (7.40), porta dal rif. Sassopiatto al Passo Duron, veramente meraviglioso, sia il contesto che il fondo, peccato solo per i tanti cancelletti di legno da oltrepassare. Un continuo saliscendi tra i 2200 e i 2300 metri. Veniamo, poi, alla discesa finale dal rifugio Bolzano ai laghetti di Fié allo Sciliar sul "sentiero dei tronchi" Prugelsteig. Sono 8 km molto vari dove si trova di tutto, quindi dipende molto dalle capacità tecniche e dal coraggio del biker stare in sella oppure scendere e fare qualche passo a piedi di tanto in tanto. Il tratto alto sui prati è quello più bello e facile, poi ci sono gradoni molto pericolosi e pezzi molto ripidi e smossi. Arrivati alla Malga Seggiola si entra nella gola del Rio Sciliar dove troviamo le passerelle di legno, dopo le quali il tratto peggiore per ripidità e fondo, che finisce sulla forestale che porta alla Tuffalm, dopo la malga un altro bel sentiero vario che termina ai laghetti.
Il ritorno a Siusi non è una passeggiata ma il sentiero è bellissimo anche se ci fa pedalare per altri 120 metri in salita.
4/9/2016
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