Approfittando delle ferie in Val Badia, finalmente sono riuscito a fare questo giro molto simile a quello trovato in un libro di itinerari. Partendo direttamente dall'agriturismo Luch de Tor scendo brevemente fino al bivio per la Val Longiarù (1190m), che percorro per 6 km in salita su facili pendenze fino al paese. Proseguo seguendo le indicazioni per Seres e poi sulla forestale 5A, le pendenze aumentano un po' ma rimango ancora coi battiti sotto controllo fino al Rifugio Ciampcios, sapendo benissimo quello che mi aspetta da qui inanzi. Fino a qui sono 12,4 km e 900 m d+. Dopo una coca e una barretta riprendo la bici e alterno tratti in sella a tratti a piedi, purtroppo le pendenze e soprattutto la mia stazza non mi consentono di pedalare con continuità. Dopo un paio di km e 300 m di dislivello arrivo alla Medalges Alm a 2300 m stremato ma con l'obiettivo ormai in vista; qui finisce la strada bianca e il peggio purtroppo arriva ora. Devo spallare per circa 15/20 minuti per raggiungere il sentiero dell'alta via n. 2 un centinaio di metri più su, per poi rimontare in sella, quando il sentiero scorre quasi pianeggiante, e raggiungere finalmente la Forcella Bronsara (2410m) dopo 15,5 km e quasi 1300 m di dislivello. E' scontato dire che ne è valsa la pena, gli occhi e lo spirito si riempiono di gioia e soddisfazione guardandosi attorno a 360°.
Diciamo che le fatiche muscolari finiscono qui, ma non deve calare assolutamente la concentrazione.
La discesa inizia molto ripida su lastre di roccia a scalini ed esposta per circa 150 metri, quindi consiglio di scendere assolutamente a piedi e con attenzione, poi il sentiero migliora molto diventando di terra, rimanendo in qualche punto esposto. Lascio sulla sinistra il Rifugio Genova e raggiungo il Passo Poma a 2340 m, poco sopra lo stesso (16,3 km).
Da qui il sentiero prosegue senza difficoltà e mi godo il maestoso paesaggio, e dopo una breve discesa sassosa si innesta in una strada bianca. Subito dopo il Rifugio Vaciara tengo la sinistra al bivio, salendo di nuovo su sentiero con qualche gradino fino al Passo Goma 2115 m, con tabella illustrativa del panorama. Dopo aver indossato le protezioni, scendo per pochi metri sul sentiero 8B, e al primo bivio tengo la destra sul sentiero 35 che scende bello fluido per circa 1,5 km poi diventa una veloce forestale, fino ad intercettare la SP29 del Passo delle Erbe. La prendo in discesa e chiudo in bellezza tagliando i tornanti sul sentiero 8 che mi conduce al mio alloggio molto soddisfatto della mattinata. Un bel tuffo in piscina, una birra e via.
17/07/2020
Diciamo che le fatiche muscolari finiscono qui, ma non deve calare assolutamente la concentrazione.
La discesa inizia molto ripida su lastre di roccia a scalini ed esposta per circa 150 metri, quindi consiglio di scendere assolutamente a piedi e con attenzione, poi il sentiero migliora molto diventando di terra, rimanendo in qualche punto esposto. Lascio sulla sinistra il Rifugio Genova e raggiungo il Passo Poma a 2340 m, poco sopra lo stesso (16,3 km).
Da qui il sentiero prosegue senza difficoltà e mi godo il maestoso paesaggio, e dopo una breve discesa sassosa si innesta in una strada bianca. Subito dopo il Rifugio Vaciara tengo la sinistra al bivio, salendo di nuovo su sentiero con qualche gradino fino al Passo Goma 2115 m, con tabella illustrativa del panorama. Dopo aver indossato le protezioni, scendo per pochi metri sul sentiero 8B, e al primo bivio tengo la destra sul sentiero 35 che scende bello fluido per circa 1,5 km poi diventa una veloce forestale, fino ad intercettare la SP29 del Passo delle Erbe. La prendo in discesa e chiudo in bellezza tagliando i tornanti sul sentiero 8 che mi conduce al mio alloggio molto soddisfatto della mattinata. Un bel tuffo in piscina, una birra e via.
17/07/2020