PREMESSE
1) Cominciamo col dire che compiere questo itinerario con la MTB, di qualunque tipo essa sia, non è molto facile né normale, ed alla fine anche di poca soddisfazione ciclistica , dato che in sella si rimane con continuità solo da Listolade ad Alleghe, dopo la Forcella di Col Rean in una discesa molto tecnica scavata dall'acqua, sui prati delle Forzelete, dopo la Sella di Pelsa finalmente su un bel sentiero in discesa, ed infine sulla carrozzabile fino al Rif. Vazzoler e oltre fino all'arrivo lungo la Val Corpassa.
2) I tratti a spinta/spalla sono quantificabili in circa 2 ore: 20 minuti fino al Coldai, 10 minuti alla Forcella Coldai e l'altra ora e mezza tra la forcella dopo il Lago Coldai e la Sella di Pelsa.
3) Alla forcella dopo il lago Coldai abbiamo valutato di proseguire sul sentiero alto lungo il ghiaione e non sul CAI 560 che scenderebbe molto più in basso per poi compiere una lunga risalita verso la Forcella di Col Rean, laddove i due sentieri si ricongiungono. Il sentiero sul ghiaione rimane pressoché in quota quasi fino alla fine, non è pericoloso anche se esposto, non è strettissimo, non è ciclabile salvo brevissimi tratti, è stato interrotto nel nostro caso da due lingue di neve ghiacciata che abbiamo aggirato con non poca fatica, altre volte è interrotto da grossi massi e rocce.
Ovviamente non sappiamo quale delle due alternative sia la migliore ma credo che non torneremo (con la bici) a verificare l'altra soluzione.....a voi la scelta!!!
4) In conclusione, dopo questa lunga premessa, che è doverosa vista l'atipicità del giro, bisogna anche guardare l'altra faccia della medaglia che è la bellezza dei luoghi, i panorami sconfinati su tutte le Dolomiti, le pareti, le guglie, le torri di roccia Dolomitica, ed ancora la condivisione della fatica coi compagni d'avventura, l'acqua fresca della fontana del Vazzoler dove buttarsi sotto con la testa, ed infine la solita birrozza con paninazzo ammirando, però, Torre Venezia, Torre Trieste e la Moiazza Sud che svettano nel blu dipinto di blu.
5) Fatte le dovute valutazioni soggettive, ognuno decida o meno se intraprendere questo itinerario, ma portarlo a termine da la sensazione di aver compiuto un'IMPRESA non da tutti !!!
24/7/2016
2) I tratti a spinta/spalla sono quantificabili in circa 2 ore: 20 minuti fino al Coldai, 10 minuti alla Forcella Coldai e l'altra ora e mezza tra la forcella dopo il Lago Coldai e la Sella di Pelsa.
3) Alla forcella dopo il lago Coldai abbiamo valutato di proseguire sul sentiero alto lungo il ghiaione e non sul CAI 560 che scenderebbe molto più in basso per poi compiere una lunga risalita verso la Forcella di Col Rean, laddove i due sentieri si ricongiungono. Il sentiero sul ghiaione rimane pressoché in quota quasi fino alla fine, non è pericoloso anche se esposto, non è strettissimo, non è ciclabile salvo brevissimi tratti, è stato interrotto nel nostro caso da due lingue di neve ghiacciata che abbiamo aggirato con non poca fatica, altre volte è interrotto da grossi massi e rocce.
Ovviamente non sappiamo quale delle due alternative sia la migliore ma credo che non torneremo (con la bici) a verificare l'altra soluzione.....a voi la scelta!!!
4) In conclusione, dopo questa lunga premessa, che è doverosa vista l'atipicità del giro, bisogna anche guardare l'altra faccia della medaglia che è la bellezza dei luoghi, i panorami sconfinati su tutte le Dolomiti, le pareti, le guglie, le torri di roccia Dolomitica, ed ancora la condivisione della fatica coi compagni d'avventura, l'acqua fresca della fontana del Vazzoler dove buttarsi sotto con la testa, ed infine la solita birrozza con paninazzo ammirando, però, Torre Venezia, Torre Trieste e la Moiazza Sud che svettano nel blu dipinto di blu.
5) Fatte le dovute valutazioni soggettive, ognuno decida o meno se intraprendere questo itinerario, ma portarlo a termine da la sensazione di aver compiuto un'IMPRESA non da tutti !!!
24/7/2016
DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO
Si parte dal paesino di Listolade a quota 680m e per 13,5 km utilizziamo strade secondarie per raggiungere Alleghe a quota 1000m, da dove prendiamo il primo impianto fino ai Piani di Pezzé; breve discesa su sterrata ed andiamo a prendere il secondo impianto di risalita che ci porta al Col dei Baldi a quota 1900m (abbiamo risparmiato 900m di salita, il che non guasta vista la fatica che ci aspetta).
Con in faccia il Monte Pelmo scendiamo verso Malga Pioda 1820m da dove inizia la traversata vera e propria; 2km e 320m di dislivello ci separano dal Rif. Coldai, dei quali circa 200d+ si riescono a fare in sella, il resto con bici in spalla; altri 400 metri e 60 di dislivello (non ciclabili) e siamo alla Forcella Coldai a quota 2200m con bella vista sul laghetto sottostante (km 21 waypoint F). Ora inizia il lungo tragitto sotto le pareti Nord-Ovest del gruppo del Civetta.
Risaliamo fino alla Forcella Col Negro di Coldai 2200m sempre bici in spalla (waypoint G). Qui optiamo per il sentiero alto come detto nelle premesse e fino al waypoint H 2090m attraversiamo il ghiaione con tutte le sue difficoltà e quelle di avere una bici accanto, ancora 40m di salita e siamo alla Forcella di Col Rean a 2130m (waypoint I).
Dalla prima forcella all'ultima sono esattamente 4 km. Scendiamo su sentiero molto tecnico verso Cason di Col Rean, dove il trail migliora ma risale per poco verso Sella di Pelsa e Forzelete 1970m. Dai Piani di Pelsa risaliamo definitivamente in sella prima sul un bel sentiero in discesa nel bosco (troppo breve) e poi sulla strada bianca fino al Rif. Vazzoler (fontana) dove una sosta è d'obbligo! Scendiamo sulla strada sterrata abbastanza ripida e sassosa fino a Capanna Trieste in Val Corpassa, dove la strada diventa asfaltata meno ripida e filante che in 3 km ci riporta alla partenza.
24/7/2016
Con in faccia il Monte Pelmo scendiamo verso Malga Pioda 1820m da dove inizia la traversata vera e propria; 2km e 320m di dislivello ci separano dal Rif. Coldai, dei quali circa 200d+ si riescono a fare in sella, il resto con bici in spalla; altri 400 metri e 60 di dislivello (non ciclabili) e siamo alla Forcella Coldai a quota 2200m con bella vista sul laghetto sottostante (km 21 waypoint F). Ora inizia il lungo tragitto sotto le pareti Nord-Ovest del gruppo del Civetta.
Risaliamo fino alla Forcella Col Negro di Coldai 2200m sempre bici in spalla (waypoint G). Qui optiamo per il sentiero alto come detto nelle premesse e fino al waypoint H 2090m attraversiamo il ghiaione con tutte le sue difficoltà e quelle di avere una bici accanto, ancora 40m di salita e siamo alla Forcella di Col Rean a 2130m (waypoint I).
Dalla prima forcella all'ultima sono esattamente 4 km. Scendiamo su sentiero molto tecnico verso Cason di Col Rean, dove il trail migliora ma risale per poco verso Sella di Pelsa e Forzelete 1970m. Dai Piani di Pelsa risaliamo definitivamente in sella prima sul un bel sentiero in discesa nel bosco (troppo breve) e poi sulla strada bianca fino al Rif. Vazzoler (fontana) dove una sosta è d'obbligo! Scendiamo sulla strada sterrata abbastanza ripida e sassosa fino a Capanna Trieste in Val Corpassa, dove la strada diventa asfaltata meno ripida e filante che in 3 km ci riporta alla partenza.
24/7/2016