Parcheggiata l'auto in prossimità della Chiesa di Dardago, l'itinerario inizia subito in salita, che dai 200 metri del paese ci porterà ai 1520m della Casera valle Friz.
Usciti dal borgo risaliamo prima la Val Artugna, e poi la Valle della Stua utilizzando, come di consueto, la pista ciclabile "Venezia delle Nevi", che termina alla Baracca del Sauc (nuovo agriturismo) a poche pedalate dalla spianata di Piancavallo, che questa volta non raggiungeremo, proseguendo in direzione est sempre in salita fino al GPM.
Purtroppo la discesa sul sentiero CAI 984 non è stata all'altezza delle nostre aspettative, soprattutto la parte alta, più o meno fino all'altezza della Casera Val di Lama, un tracciato discontinuo, ricco di insidie nascoste e continui massi, anche la pendenza in alcuni passaggi complica le cose, insomma per noi è stato un continuo sali e scendi dalla bici.
Per fortuna scendendo le cose migliorano sempre di più e il divertimento è assicurato, avendo un po' di pratica coi sentieri stretti da guidare.
In sostanza meglio fare il 981 come in questo itinerario. Buone Pedalate
Usciti dal borgo risaliamo prima la Val Artugna, e poi la Valle della Stua utilizzando, come di consueto, la pista ciclabile "Venezia delle Nevi", che termina alla Baracca del Sauc (nuovo agriturismo) a poche pedalate dalla spianata di Piancavallo, che questa volta non raggiungeremo, proseguendo in direzione est sempre in salita fino al GPM.
Purtroppo la discesa sul sentiero CAI 984 non è stata all'altezza delle nostre aspettative, soprattutto la parte alta, più o meno fino all'altezza della Casera Val di Lama, un tracciato discontinuo, ricco di insidie nascoste e continui massi, anche la pendenza in alcuni passaggi complica le cose, insomma per noi è stato un continuo sali e scendi dalla bici.
Per fortuna scendendo le cose migliorano sempre di più e il divertimento è assicurato, avendo un po' di pratica coi sentieri stretti da guidare.
In sostanza meglio fare il 981 come in questo itinerario. Buone Pedalate
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